Ken Saro è vivo. Tributo a Ken Saro Wiwa (comunicato stampa)

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Ieri sera la Piccola Libreria 80mq ha celebrato il suo “piccolo tributo” a un “grande uomo” Ken Saro wiwa. Un tribunale militare condannò a morte e fece uccidere lo scrittore nigeriano Ken Saro-Wiwa e altre otto persone. Era il 10 novembre 1995. A distanza di 15 anni la Piccola Libreria 80mq ha voluto ricordare la persona di Ken Saro impegnato più che mai nella liberazione del popolo Ogoni, dalla tirannide e dalle oppressioni sia del governo e sia delle multinazionali, in primis la Shell.

La serata si è articolata in due parti: una prima parte dedicata unicamente allo scrittore in cui sono stati proiettati dei video, in cui apparivano sia l’ultima intervista di Ken Saro e sia delle letture interpretate da Pierpaolo Capovilla voce del Teatro degli Orrori gruppo noise rock italiano. Successivamente a cura di Domenico Cammuso e Marco Mazzarella con l’accompagnamento musicale di Antonio Borrelli, sono state intrepretate la poesia “La vera prigione” e il “testamento” di Ken Saro Wiwa.

Nella seconda parte c’è stata la proiezione del film di Michael Moore “Capitalism : A Love Story” in cui il regista esamina gli effetti disastrosi prodotti dal dominio delle grandi aziende sulla vita quotidiana degli abitanti degli Stati Uniti e del mondo intero. Le stesse aziende che hanno fatto pressioni sulle autorità nigeriane per uccidere Ken Saro.

Ken Saro-Wiwa è stato ucciso, ma fino a che leggeremo le sue parole non sarà morto.” (Roberto Saviano)

Mostra fotografica “La Donna” (comunicato stampa)

 Inaugurata, domenica 31 ottobre, la mostra fotografica “La Donna”, presso la Piccola Libreria 80mq. Enorme il successo, oltre ogni aspettative, con una partecipazione continua dalle 17 fino alle 21 e con una stima di oltre 200 visite solo nella prima giornata.Trenta foto per cogliere l’immaginario de “La Donna” al giorno d’oggi, attraverso gli occhi e le interpretazioni dei dieci artisti, provenienti da tutto il casertano, che hanno partecipato e contribuito con i loro scatti.
PictureLa Mostra, allestita dalla Piccola Libreria 80mq, si suddivide in tre sezioni:

        • una prima sezione costituita dai lavori dell’associazione “Spazialità”, gruppo femminista attivo sul finire degli anni 70 a Calvi Risorta. Sono state esposte vignette e un questionario sulle donne, tutti realizzati dall’Associazione “Spazialità”, finalizzati ad operare un’analisi sociologica sulla diffusione del fenomeno di maschilismo – concetto in quei tempi molto discusso e combattuto – in una piccola realtà come quella di Calvi nel 1978.
        • la seconda sezione interamente dedicata ai trenta scatti che, con le differenti visioni ed interpretazioni, hanno suscitato enorme interesse ed emozione nei visitatori della mostra.
  • infine un’istallazione audiovisiva composta da vari spezzoni tratti da film e musiche, entrambi incentrati sulla figura della donna come protagonista.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 14 novembre, negli orari di apertura della libreria, dal giovedì al sabato dalle 17 alle 19.30 e la domenica mattina dalle 10 alle 12, presso la Piccola Libreria 80mq in Viale Indipendenza 61, Calvi Risorta (CE).

Folle tra le folle (comunicato stampa)

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Luci spente, candele sparse, tappeti, vino, musica e poesia. Sono questi gli ingredienti della ricetta che abbiamo preparato per domenica sera in un’atmosfera particolare e suggestiva. Presso la Piccola Libreria 8omq l’artista nostrano Fabiano Di Nuccio ha cantato e suonato vere e proprie emozioni, ripercorrendo i suoi ultimi quindici, venti anni di carriera musicale. Alla serata, denominata “Folle tra le Folle” in onore di uno dei brani più noti di Di Nuccio, sono accorsi molti giovani, caleni e non, per assistere a un live che a Calvi mancava da molto tempo. Tutto ciò con la sua voce, che decantava testi dissacranti, e con il solo accompagnamento del suo organo, in pieno stile progressivo anni settanta. Altrettanto intenso è stato il reading di poesie dell’artista, con l’accompagnamento improvvisato e viscerale di una sola chitarra. Tutto ciò serve a perseguire nel nostro discorso di promozione della cultura, specie se quella subalterna e di nicchia, sul nostro territorio, canalizzando le variegate espressioni artistiche delle personalità presenti nelle nostre zone in proposizioni di eventi culturali destinati alla diffusione e all’aggregazione.

L’Italia è una Repubblica fondata sul …

In un momento storico-sociale pericoloso e  preoccupante per i lavoratori, come quello che stiamo vivendo in questi mesi, la desertificazione industriale e la crisi colpiscono in modo atroce l’Agro caleno, triste protagonista di una volontaria “diaspora” imprenditoriale che abbandona le maestranze.
Ecco i dati: 600 posti di lavoro perduti o a rischio, ben 2 tavoli di confronto riguardanti aziende calene aperti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, capannoni chiusi, deserti, abbandonati, in vendita; e ancora, Siltal eArte Seta Alois in liquidazione, dipendenti della Rieter in cassa integrazione, la Tower in grave difficoltà, l’intera zona Asi diPignataro Maggiore in crisi.
Terra di Lavoro non è più tale e pare che invece nella nostra comunità si voglia schivare e scavalcare il problema, per spostare l’attenzione su problematiche di rilevanza minore.
Molti dei politici oggi presenti al Meeting, più simile a un Tribunale per la quantità delle personalità condannate per corruzione, concorso esterno in associazione camorristica e finanziamento illecito, non sono in grado di illuminarci su come far risorgere lavoro e legalità nell’Agro caleno. Il nostro timore, che non deriva da spirito di pura contestazione in quanto tale, è che il fantomatico Meeting diventi esclusivamente una passerella di politicanti condannati e un incontro pubblico tra politici locali e dirigenti.
Per concludere, la recentissima cancellazione del contratto nazionale per i metalmeccanici – da parte di Federmeccanica con il gentile servilismo di Cisl e Uil – si instaura a gambe tese nello scenario del lavoro contemporaneo come formalizzazione di un processo di restaurazione dell’intera società, puntando all’inquietante e irreversibile ribaltamento dei valori generali.
Oggi è in atto una vera e propria massificazione dell’operaio, che comporta radicali mutamenti nei modi di vita così come nelle modalità di lavoro; l’odierno sistema di produzione è volto a realizzare un attuale sfruttamento dei lavoratori al fine di massimizzare il profitto dei capitalisti, tralasciando diritti e dignità dei lavoratori.

Volantino informativo sulle cause dello scioglimento del consiglio comunale di Camigliano

Una legge, la n. 26 del 2010, che regolamenta la raccolta dei rifiuti per la SOLA regione Campania, centralizza le operazioni del servizio rifiuti all’ente Provincia.

La legge, attribuendo alla provincia il servizio di rimozione dei rifiuti, permette la creazione di una gigantesca azienda, facilmente controllabile da componenti criminali, incapace di fornire un servizio di eccellenza ma capace da subito di far aumentare le tariffe a carico dei cittadini.

Si riuscirà in un colpo solo a peggiorare il servizio di raccolta dei rifiuti e ad aumentare le tariffe per i cittadini.

A causa di questa legge l’ente Comunale di Camigliano in un sol colpo si vede espropriato della possibilità di gestire in proprio il servizio di raccolta dei rifiuti e non sarà più in grado offrire un servizio di estrema qualità (nel primo trimestre del 2010 oltre il 65% di raccolta differenziata con oltre 13 frazioni di rifiuti trattati separatamente), capace di non far percepire al cittadino nemmeno il più piccolo disservizio, anche nei momenti peggiori della crisi dei rifiuti campana degli scorsi mesi, e di controllare gli importi delle tariffe.

Negli ultimi giorni il Prefetto avvia il Procedimento di scioglimento del Consiglio Comunale, il Ministro Maroni redige la relazione per la rimozione di Cenname da Sindaco, il Presidente della Repubblica firma il Decreto di Scioglimento del Consiglio Comunale e la sua rimozione come Sindaco.


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TUTTO QUESTO SOLO PER AVER DIFESO IL TERRITORIO!!! 

Campagna referendaria “Acqua Bene Comune” (comunicato stampa)

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Buon successo di adesioni e firme per la quattro ore pomeridiana di domenica scorsa dedicata alla raccolta di firme a favore della ripubblicizzazione e contro la privatizzazione dell’acqua, organizzata dalla Piccola Libreria 80mq di Calvi Risorta. Dalle 16.30 alle 20.30 di domenica 30 maggio lo staff del laboratorio socio-politico-culturale è stato presente con i propri stand negli spazi pubblici della villa comunale del paese caleno. Un soddisfacente risultato quello delle oltre cento firme raggiunte e destinate ad aumentare, vista la durata limitata del sit-in di domenica e l’ancora troppo vaga comprensione del problema, specie nelle piccole comunità. E’ fondamentale continuare testardamente a portare avanti un discorso di affronto del problema, sentito a livelli estesi in tutto il panorama nazionale, per opporsi fermamente al provvedimento per la privatizzazione dell’acqua approvato dalla Camera lo scorso Novembre e allo scopo di indire un referendum voluto dall’intera cittadinanza italiana. Come dimostrazione della necessità di mantenere pubblica l’acqua sono state regalate granite per ognuno che ha firmato i tre quesiti referendari. Uno scambio possibile grazie ai costi contenuti della materia prima, l’acqua. L’obiettivo conclusivo è proprio quello di voler restituire alla gestione collettiva un bene essenziale come l’acqua, allo scopo di tutelarlo come bene comune e di conservarlo per le future generazioni. Per chi non avesse ancora avuto la possibilità di firmare, i moduli saranno ancora disponibili per alcuni giorni presso la Piccola Libreria 80mq di Calvi Risorta, sita in Via Indipendenza e aperta dal giovedì alla domenica dalle 17 alle 19.